16. what we know about house music

New York 1969, i gays si stanno affermando. I primi clubs new-yorkesi emergono in massa e la semplice lettura dei loro nomi (spesso di terminologia francese) pare magica. Ci sono i vari "Shepheards" oppure ancora "L'Oursin" ma anche "Le Jardin", "12 West", "Sanctuary", "Hollywood", "Limelight - Fashion Disco", "Salvation", "10th Floor", "Haven", ecc... Michael Capella, Francis Grasso, Dj Guttadero e David Rodriguez sono alcuni dei primi djs fondamentali. E se la disco (il genere musicale) non esiste ancora, loro ne inventano le basi miscelando R'n'B, Jazz e Latin music. Esempi ? Booker T and the MC's: "Soul Limbo", The Supremes: "Sing", Santana... Dopodiché ci fu un club non come gli altri, un club che avrebbe scombussolato tutto. Situato all'angolo di Broadway e di Bleecker Street nel quartiere di Chelsea, a New York, il "Loft" aprì i battenti nel 1971. In realtà non era un club, ma un vero loft, un appartamento nel quale viveva il dj ed organizzatore David Mancuso.


"The Loft"

"David Mancuso"

"Siamo tutti dei Loft Babies". La favolosa storia della House music inizia così, con duecento fedeli riuniti ogni week-end al Loft. Per entrare occorreva avere la Card e non era molto facile ottenerla. Bisognava amare la musica follemente quanto Mancuso ed (accessoriamente) essere gay. Blacks, latinos e bianchi tutti insieme che ballavano sul suono del miglior sound-system della città. Per la prima volta, un locale notturno possedeva un suono cupo assiato su dei bassi così assordanti che rendeva pazzi tutti i Loft Babies. Scappando alle autorità dicendo di queste feste che erano private, Mancuso non poteva quindi vendere alcol. Ma per Mancuso, il fatto di non essere veramente un club gli permetteva di chiudere quando gli pareva. E quindi i parties duravano dalle venti ore ed era "in" arrivare al locale il più tardi possibile. Non prima delle 6 in ogni caso. David Mancuso fu il primo ed ultimo dj culto. Proseguirà l'avventura del Loft, da appartamenti ad appartamenti, di Loft in Loft. E connobbe innumerevoli difficoltà con le autorità. In 1979, grazie ai suoi calzini, si salva di un processo... Infatti, accusato di organizzare serate a scopo di lucro (un motivo come un altro di chiudere questo luogo per gay), è il suo amico Mel Cheren che apportò la testimonianza salvatrice: "Vostra Eccellenza, come volete che un uomo che, senza fare attenzione, mette ogni mattina calzini diversi l'uno dall'altro possa avere un minimo senso di business ???!! "Mancuso, puritano ! Ed è ancora tutt'ora dj con le sue tre particolarietà: il suono è volutamente basso, non mixa (si accontenta solo di mettere i dischi uno dopo l'altro) e non cerca di fare il furbo programmando dischi sconosciuti. Le uniche cose che lo interessano, sono la qualità della musica e l'intelligenza nel programmarla. L'ambiente non la tecnica! In effetti, ne ha piene le scatole dei dj tecnicamente bravi e di questa ossessione moderna di mixare in tempo i dischi. Lui stesso s'è tolto il mixer: Solo due piatti, comme ai vecchi tempi ! Dicevi già nel 1983 !!!!



Altro pioniere: Nicky Siano!
A 14 anni, entra nei suoi primi clubs.
A 16 anni possiede la sua Card di membro al Loft e a 17 anni (nel 1971), approffitta della chiusura estiva del locale per aprire il "Gallery".
Il club ebbe un successo impressionane ed accoglieva artisti come Grace Jones o Loleatta Holloway per i loro primi shows.
Nicky diventò inoltre il primo dj riconosciuto dall'industria del disco che iniziava a capire che un dj poteva (da sé) fare diventare una traccia una hit.








Altri pionieri: Frankie Knuckles e Larry Levan ...
Diventeranno le mamelle creatrici della House Music. In 1969, Frankie Knuckles appena quindicenne incontra un giovane Larry Levan.
In 1972, sono entrambi impiegati al Gallery da Nicky Siano.
Scoprono così i loro primi giradischi approffittando dei consigli di Siano.





In 1972, la Disco music non esisteva ancora, ma un suono proveniente da Philadelphia dei due produttori Kenny Gamble e Leon Huff era molto in voga. La loro casa discografica si chiamava P.I.R. (Philadelphia International Recordings) ed inventarono il Philly Sound. E' la Disco di prima forma; uno stile sinfonico, ricco, sontuoso con lyrics universali. Sotto l'orchestrazione da genio di Vince Montana Junior, tutte le registrazioni di Gamble e Huff (Billy Paul, O'Jays, MFSB...) si fanno con un orchestra composto dalle migliori corde della regione.

1973, l'epoca è Glam, Broadway incontra T-Rex e la Disco s'imporrà. A New York tutti i djs sono alla ricerca di un disco oscuro "Soul Makossa" firmato da uno sconosciuto Manu Dibango. Certi considerano questo disco come il primo pezzo Disco, ma potrebbe essere anche e benissimo "Armed and extremely dangerous" di First Choice oppure (grossa hit) il "Superstition" di Stevie Wonder.

1974, Miami, porto tra Stati Uniti e Cuba, è il punto di partenza di una produzione di Disco intensa. H.W. Casey e Richard Finch producono George Mc Crae "Rock you baby", poi KC & the Sunshine Band... Tutto quanto finirà al numero uno accanto a Barry White e Van Mc Coy. Sono le prime hits Disco.

PAROLE DI UN PIONIERE: TIM MOULTON

"E' vero che dal '74 si sentiva tanta Disco sulle radio, ma il problema era che tutti i brani duravano troppo poco. Solo 3 minuti ! Appena il tempo per il pubblico di abituarsi che già era finito. Il mio sogno era quindi di poter mettere le mani sui nastri orginali e di mixarli a mio modo per il mio pubblico." Tim Moulton è il piccolo genio della Disco. Non meno di cinque invenzioni di ordine musicale a suo attivo; slip-cueing, break, medley, remix ed il mix. Dj al club "Sandpiper" a Fire Island (New York), Moulton aveva la particolarità di non mixare live. Faceva i suoi mixaggi a casa e li portava poi al club. Ammetteva di essere affascinato dalle reazioni del pubblico per poter mixare allo stesso tempo.Aveva così a casa sua un materiale technologico impeccabile, un real home-studio prima dell'ora. Grazie a Mel Cheren, lavora su nastri di un pezzo di Will Downing. Sarà il primo remix della storia della Dance music. Dopodiché, tra il '73 e '74 dobbiamo notare un centinaio di dischi che riportano la scritta "A Tom Moulton mix".

L'altra invenzione essenziale che gli dobbiamo, fu una scoperta dovuta alla fortuna: "Avevo finitoun mix di Al Downing" e mi occoreva nell'ora una copia stampata. Al che, Joe Rodriguez il mio assistente mi segnalò che avevamo finito i formatti 10inches. Fa niente ho detto a Joe di prendere un 33 Giri (12inches) farà lo stesso l'affare. Mi ricordo ancora delle nostre facce quando abbiamo scoperto quanto la dinamica ci guadagnava." Avevano appena scoperto il noto Disco-mix.

Certo, ci sono altri personnaggi, altri djs o produttori-chiave, altre città che New York, ma anche più persone attratte dalla Disco. Perché la Disco dà ad ognuno la fortuna di diventare una star anche se solo per una notte ! Infatti, la Disco incarna nella musica il sogno americano disponibile per tutti, che siate manovali a Bergamo o segretarie nel Bronx.

Nel 1975, Neil Bogart firmò sulla sua label "Casablanca records" il "Love to love you baby" di Donna Summer, prodotto da Giorgio Moroder. 17 minuti di sesso, ritmi dalla messa in avanti di un suono nuovo, di una ritmica nuova; il "Bass Drum". Per la prima volta i sintetizzatori danno la cadenza al tempo.

In Europe, Moroder e Cerrone ascoltano le Rhythm-Machines di Kraftwerk e decidono di utilizzarle a modo 'Dance music'. La Disco diventa tecnologica. In 1976 la Disco invade i media con gruppi come Village People, Gloria Gaynor, Dolly Parton, Loleatta Holloway, Bee Gees, The Jacksons, Sylvester, Sister Sledge, Thelma Houston, Candy Station, Silver Connection ed esplode nel mondo questa "febbre del sabato sera". Ovunque ! Che sia in discoteche e clubs, nei negozi di dischi, in radio, per le strade, al cinema, ecc...

In quel momento, si passa da una realtà strettamente new-yorkese, gay, esigente ed appassionata ad una visione mondiale. E quindi tutti si mettono a fare Disco! Ma il gruppo di traino di quel periodo Disco è composto rispettivamente dal chitarrista e bassista Nile Rodgers e Bernard Edwards detti i Chic !!!


Per il meglio ed il peggio, lo Studio 54 rimane il più celebre dei clubs Disco. Situato nei vecchi studi della televisione al 254 della 54ma strada, l'avventura fu diretta da due amici di Università: Steve Rubell e Jan Schrager. Il 26 aprile 1977 il 54 ha il piacere di aprire per la prima volta. Accoglierà gente prestigiosa come Cher, Elton John, Andy Warhol, ecc... Ed all'interno la gente si lascia andare completamente. Nicky Siano ne era il resident dj.
Il 54 chiude i battenti il 2 febbraio 1980. Rubell e Schrager vanno in galera. Adesso, Steve Rubell è morto di AIDS e Ian Schrager si è orientato nella gestione di hotel internazionali di prestigio: l'Hotel Delano di Miami è suo.



Ma torniamo all'inizio dell'anno 1977. Situato su King Street in pieno Greenwich Village, aprì i battenti un nuovo club. Il suo dj è un personnaggio che abbiamo già incontrato più giovane: Larry Levan. Ha fatto strada, è diventato un dj, uno vero. E durante 10 anni, dal 1977 al 1987 ebbe il suo luogo, la sua residenza, il suo tempio.
Il Paradise Garage!
Il club era immenso, ma era comunque riservato ai suoi membri che avevano ognuno la propria Card. Ma attenzione ! Nessun membro VIP, qua non si era allo Studio 54, qui si chiedevano persone vere e profonde ! Dei veri amatori di musica, di Soul, di sonorità, latine ed africane, di gente che ballava tutta la notte, tutta la mattina, per vibrare sulla stessa pulsione.



SEBASTIO JR, membro del Paradise Garage dal 1981 ha detto:
"Mi ricordo della mia prima volta al Paradise Garage, non dimenticherò mai l'ansia che mi veniva salendo questo lungo corridoio dove si sentiva il suono vibrare ovunque. Questo cazzo di Boom Boom cupo! E lì bastassa spingere questi battenti ed eri in paradiso! A volte pensavo che Dio era venuto ballare tra di noi! 2000 persone unite per ballare, vibrare, urlare e cantare... Il corpo e l'anima! Era così intenso ! Il mio miglior ricordo del Paradise Garage ? Hmm... Vers il 1982, una sera Levan alle due stoppa il suono prende il microfono e dice: Amici miei thank you ! Good to have you! Attenzione è la sua prima performance live ! Da lunedì la sentirete su WBLS, C¹mon dance and sing to the sound of Madonna! Era Madonna... Il suo primissimo show!"

BEVIS HILLIER, membro del Paradise Garage dal 1978 ha detto:
"Il week-end della morte di Marvin Gaye nel 1983 tutti parlavano di questo fatto... Marvin assassinato dal proprio padre! Larry ha aspettato fino al mattino... Non rimaneva quasi più nessuno e alle 9, Larry ha mixato un'oretta magica di Marvin Gaye e tutti insieme abbiamo ballato, cantato e pianto!"

JOSH CURRY, membro del Paradise Garage dal 1977 ha detto:
"Nel '81 ci suonava per la prima volta una delle sue più belle produzioni, perché Larry era anche un gran produttore sapete! Ed al momento del break del brano intitolato "Heartbreak" di Taana Gardner, c'è questa ritmica che imita il battito di un cuore e Larry l'ha mixata con un vero battito di cuore. Le luci rosse erano sempre più potenti ad ogni battito. E lui ha rallentato il disco, ha fermato l'heartbeat e ci fu un silenzio di morte!"

VICKY WELSH, membro del Paradise Garage dal 1984 ha detto:
"Larry era uno strano tipo, sapete. Una volta, la serata era già iniziata e Larry dalla sua cabina da dj aveva notato che le palle Disco non erano pulite e lì, vi giuro... È sceso dalla sua console, ha preso una scala ed è andato lui stesso a pulire le palle Disco! Il disco s'è fermato, il pubblico non diceva niente guardandolo. Poi ha messo un disco e la gente è impazzita!"

NICK MUSTO, membro del Paradise Garage dal 1981 ha detto:
"E quando la serata era finita e tutti rientravano... Bèh... sapete cosa...??! Larry rimaneva dormire al Paradise Garage! Dormiva là! Questo club era la sua vita!"

JOE HARDIGGAN, membro del Paradise Garage dal 1977 ha detto:
"Larry ci raccontava una storia"

IL TITOLARE di Vinylmania, record shop a qualche passo del "Paradise":
"Ho aperto il negozio con mia moglie nel 1978. All'inizio non si vendeva altro che che gli Stones ed i Beatles. Poi vidi sbarcare ogni domenica mattina della gente un pò sballatache mi chiedevano dei dischi di Larry. Larry di qui e di là, ma chi è questo Larry? Voglio dire... Sapevo un pò di musica... Una volta che ho capito, ho assunto due impiegati che andavo al Paradise; Judy Russel e Manny Lehman. Avreste dovuto vedere quelle famose domeniche! C'erano 30, 40 persone che erano in coda ad aspettare l'apertura del mio negozio. Manny posava sui piatti le Hit che Larry aveva appena suonato ed i dischi partivano come panini... Vendevamo anche 60 dello stesso pezzo in un ora!"

Un giorno tutti i membri del Paradise Garage ricevettero questa lettera:
"Nelle nostre vite succede che qualcosa di magnifico si spenga. Questo ci rende triste, perché nous possiamo più vederlo, né sentirlo vicino a noi. Pertanto dobbiamo mantenere questa fiamma in cuore; non c'è nulla da rimpiangere." Era la fine del Paradise Garage, il 25 settembre 1987.

Non era conosciuto quanto il Paradise Garage, ma il Fun House di Manhattan (26th Street) è però comunque essenziale. È un club di un nativo del Bronx; John Jellybean Benitez e la sua gang di Latin rascals; Arthur Baker e John Robie, gli inventori del suono elettro. La clientela è essenzialmente latino ed italo. Ci sono i periferici del Queen o di Brooklyn. I fans del Paradise Garage li trattano di B&T (Bridges & Tunnels). Jellybean Benitez ha lasciato il club nel giugno 1984.Il suo giovanissimo sostituto è una futura star: "Little" Louie Vega dei Masters at Work. Il Fun House chiude fine 1984.

È in quel momento preciso che interviene Chicago, la terza città degli Stati Uniti con un ghetto nero di 1,5 milioni di anime. È lì che si gioca il nodo della Storia. È lì che è nata la House Music.

Le storie si intrecciano e quella di Chicago ha un rapporto diretto con Larry Levan ed il Paradise Garage. Infatti, appena dopo l'apertura del Paradise, un promotore di Chicago che aveva appena aperto un club, il "Warehouse" è venuto fino a New York a cercarsi Larry Levan. L'unico inconveniente è che per nulla al mondo Larry voleva lasciare la sua "casa", il Paradise Garage... E quindi c'andò il suo amico Frankie Knuckles. Il Warehouse connobbe un successo folgorante. La città non aveva mai visto un tale club e Knuckles apparve come lo stregone, il mago con tutta la scienza che aveva imparato a New York. Al Warehouse, attorno a Frankie Knuckles si trova tutta la comunità omosessuale black di Chicago. E poi c'è l'esplosione Disco e gli amanti della musica trovano finalmente, in quel posto, un luogo degno per la loro passione.

Musicalmente, Frankie Knuckles era portato sul Philly Sound. Ha sempre avuto un modo di fare chic e prezioso, e tutto questo si sente tra l'altro anche nelle sue produzioni.

Ma quando la Disco Sucks è caduta sugli States, la produzione è andata a picco. Il tempo si è riaddolcito ed il suono è diventato più Funk. Però a Chicago, i kids non volevano di una musica più moscia. Quindi Knuckles ha dovuto mettersi a "barrare", a remixare i pezzi, ad allungarli, a metterci più breaks. Un pomeriggio del 1981, Frankie Knuckles camminando per le strade di Chicago trova l'insegna seguente all'ingresso di un bar: "Qui si suona House music". E chiede in giro che cosa sia questa House music, al quale la gente risponde: Ma... frankie! Questa è la musica che tu suoni al Warehouse!

Ma, nel 1981, Frankie Knuckles suonava della Disco... La House music non esisteva ancora ed aveva già il nome ! E quindi, anche nei negozi di dischi, c'erano già delle stampe che uscivano con il nome "House". Questa parola veniva usata anche per abbreviare il nome del locale Warehouse. E poi, chiaramente, la House, è soprattutto la musica che si fa in casa. Bisogna dire che non costa molto. Mel Cheren di West End Records racconta spesso della House che non è altro che Disco music "on the budget" (senza soldi). Non c'è più l'occorrenza di un orchestra, basta avere queste due macchine:
- Roland 303 (generatrice di bassi)
- Roland 909 (generatrice di ritmi)

È così che sono nate le tracks; i pezzi senza struttura pop, ma con una ritmica ed un groove potente, come quello che si sentiva al Warehouse.

In 1983, Frankie Knuckles litiga con il Warehouse. In breve, parte per aprire un nuovo club, il "Power Plant". I titolari del Warehouse si trovano spiazzati. Bisognava trovare un nuovo Frankie Knuckles ! Sono quindi andati alla ricerca di un ragazzo californiano Ron Hardy ed hanno anche loro aperto un club nuovo, il "Music Box". Ron Hardy è un nuovo mito della Storia della House music. Spinse l'arte del mix ancora più lontano di un Levan, perfezionando l'aspetto tecnico e permettendosi di tutto: suonare tre o quattro volte lo stesso brano in un ora o far durare lo stesso disco una mezz'oretta non stop ! La comunione con il pubblico è totale ! Mentre al Power Plant Knuckles prosegue sulla scia garage del Warehouse ed accentua l'aspetto black e gay militante, il Music Box di Ron Hardy è ben più sulfuroso, più ghetto anche. Il volume sonoro va oltre ogni limite. Ron Hardy et Frankie Knuckles hanno ognuno i propri fedeli che una volta usciti dal club tornano a casa e su quelle famose Roland machines creano delle tracks nell'unico obbiettivo che i djs li suonino live.

Jamie Principle è probabilmente il primissimo produttore del genere. Fan dei Depeche Mode, David Bowie e Prince, scrive nel 1983 due pezzi tra i primi di questo tipo:
- Your love
- Waiting for my angel

Se sappiamo che Marshall Jefferson, altro pioniere (memorabile con il suo "Move your body"), faceva i suoi brani per Ron Hardy, si può dire quindi che tra i clubs e la musica c'è reciprocità totale!

Ufficialmente, il primo singolo House uscito in vinile è il "On & On" di Jesse Saunders in 1984. Un hit minore che ha permesso a Jesse Saunders di farsi un bel pò di soldi che ha velocemente speso in eccessi diversi. Jesse Saunders è stato spesso accusato di essere più interessato alle donne che neanche alla musica.

E poi i classici dell' House furono la legione seguente:
- Lil Louis: "French Kiss"
- Steve "Silk" Hurley: "Jack your body"
- Joe Smooth: "Promised land"



"Lil Louis"

"Steve 'Silk' Hurley"

Chicago is House ! Il North Side era il territorio di Ron Hardy (dj deceduto tragicamente), il West Side era la zona d'influenza di Lil'Louis ed il South Side era il settore riservato a Jessie Saunders.

Per una volta una nuova musica possedeva un media; uno show radiofonico and What A Show: "Hot Mix 5", presentato tra gli altri da Farley Jackmaster Funk e Ralphi Rosario. Due ore di mix all'ora di pranzo! È così che la House è scoppiata... Ascoltando il Hot Mix 5, tutte le famiglie scoprono la colonna sonora dei loro figli. La House diventa il suono dei ghetto, come una anomalia in un America povera dove l'Hip-Hop domina. Da Chicago, la House avrebbe potuto essere la musica più gettonata degli States. Solo che per fare delle Hit, occorre fare dei dischi e per commercializzarli occorrono case discografiche..

Due etichette si contendevano il mercato della House music emergente: Trax records e Dj International records.
Una grande fregatura: davano solo un pochettino di soldi alla consegna dei nastri e poi più niente! Le Hit stravendevano in Inghilterra, ma gli autori non vedevano l'ombra di un centesimo. La scena a questa punto crolla. Le tensioni si fanno più vive. Certi artisti firmano con le Majors e gli altri fuggono Chicago per New York City. In poche parole, nel 1985, Chicago era la città del futuro e 5 anni più tardi era una città fantasma. Laggiù ora si parla di House come di una parentesi musicale. Intanto nel mondo intero, c'è trionfo per la House...

Infatti, nel 1986 in Europa esce un disco da genio: MARRS: "Pump up the volume". Ed il grande pubblico scopre senza volerlo il sample...

E da allora la House invade il mondo!

Alcune fonti sono tratte dal fumetto francese "Le Chant de La Machine"




Per maggiori informazioni: UNESCO.







Nota Bene: Tra le fonti di questa pagina ufficiale dell'UNESCO che tratta della Club Culture c'è anche House Machine!!!








Il film sulla storia della House Music.






... larry levan @ paradise garage




Il Paradise Garage era situato al 84 di King Street (tra Hudson e Varick Streets).
Dal 1976 anno di apertura al 1987 anno di chiusura, Larry Levan era ai piatti.
Morì l'8 Novembre 1992 di cardio endocarditis; aveva 38 anni.
È la stella della musica Garage.










Thanks 2 David Blot @ "Le Chant De La Machine"
Editions Delcourt